Un alpinista che cade, precipita, precipita, la corda si spezza e lui si attacca con la punta delle dita ad una piattaforma di granito coperta di ghiaccio.
Sotto di lui, trecento metri di vuoto. Il tizio aspetta un attimo, con i piedi penzolanti nel vuoto, e alla fine domanda con una vocina sottile:
- C'è qualcuno?
Niente.
Ripete, un po' più forte: - C'è qualcuno?
Una voce profonda, che sorge dal nulla, sale allora fino a lui:
- Si, ci sono Io, Dio!
L'alpinista aspetta, con il cuor che batte e le dita congelate. E Dio riprende:
- Se hai fiducia in me, molla quella piattaforma.
Ti manderò due angeli che ti prenderanno al volo!
L'alpinista riflette un attimo, poi, nel silenzio di nuovo siderale, domanda:
- C'è qualcun altro?
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